domenica 22 maggio 2011

Base mobile e livellabile per Dobson 12"

Finalmente l'ho realizzata...
la sua costruzione era necessaria per 2 motivi:
  1. spostare con estrema facilità il Dobson su superfici anche sconnesse
  2. mettere in bolla perfettamente il Dobson per il preciso allineamento polare
Il primo punto è facilmente comprensibile: nonostante il telescopio sia divisibile in 2 parti (base e tubo ottico), è molto più agevole munirsi di un sistema a ruote per procedere alla sua movimentazione.
Il secondo punto, invece, nasce  dal fatto che il mio Dobson, essendo munito di autotracking e go to (inseguimento e puntamento automatico degli oggetti celesti), necessità di una perfetta messa in bolla: quando è posizionato su una superficie perfettamente orizzontale il problema non sorge, ma nelle osservazioni su piani sconnessi, senza messa in bolla, il sistema autotracking non ha alcun senso.
Per questo, dopo aver un po' spulciato la rete, ho realizzato un progettino per autocostruire la base: naturalmente, l'esecuzione è  stata effettutata dal mio amico Achille, che, preso dall'opera ha apportato anche alcune modifiche al mio progetto iniziale.
Il materiale utilizzato comprende: 
  1. 3 ruote da 10cm (non frenanti)
  2. 3 viti calanti da 33cm ciascuna, ricavate da una barra filettata lunga 1 m e spessa 12mm
  3. 3 bulloni lunghi in cui avvitare le viti calanti
  4. 3 bulloni corti (che fungono da controdado per le viti che altrimenti avrebbero un fastidioso gioco)
  5. 3 scatolati di ferro zincato  (60mmx30mm x 3mm), ciascuno lungo 85cm
  6. 3 tondini (diametro 3cm)
  7. 1 bomboletta spray di vernice nera
L'opera è stata completata in due sere, lavorandoci in totale 4 ore.  Il suo funzionamento è da manuale: il telescopio si sposta con estrema facilità: basta afferrare la maniglia anteriore di cui è dotata la base del telescopio; per questo motivo, non ho voluto aggiungere una sorta di asse anteriore per il  trascinamento del telescopio. Per bloccare  le ruote, si possono usare  dei semplici cunei di legno che si inseriscono nella fessura compresa tra la ruota e il piano di ferro superiore: in realtà, non li ho mai usati in quanto, una volta abbassati i piedi livellanti (anche su un piano perfettamente orizzontale), il telescopio rimane assolutamente fermo.
La stabilità è ottima: i tre tondini saldati sulla base mobile, nei quali vengono calati  i tre piedini  del telescopio, garantiscono un sistema di fissaggio molto efficiente e, allo stesso tempo, evitano che la base bianca in legno del telescopio possa toccare sulla base mobile, producendo scheggiature o graffi.. 
La messa in bolla sulle viti calanti è perfetta: mancano solo i salvapiedini in gomma antivibrazioni alla estremità delle viti calanti, ma già così, quando il telescopio poggia su di esse, non si notano assolutamente vibrazioni. La messa in bolla sulle sole ruote (senza piantare a terra le viti calanti), su un piano orrizzontale,   è incredibilmente precisa (è come se il telescopio fosse appoggiato a terra sui suoi piedini) a dimostrazione della bravura costruttiva del fabbro.
Quando il telescopio è posizionato sulla sua nuova base, ha un'altezza da terra pari a 21cm

Achille ha lavorato veramente di precisione...

Achille procede alla smussatura della base
Achille procede alla saldatura delle ruote

Achille ha completato la base
Il Dobson sulla sua nuova base
Particolare dell'alloggiamento dei piedini nei tondini fissati sulla base




3 commenti:

  1. Salve, complimenti per la struttura, ottima idea, potrei avere il tuo indirizzo e-mail per scambiare qualche idea su questa struttura?

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. ottima idea la realizzerò per il mio dobson 10'', hai mai provato a fare foto deepsky con l'autotraking? ciao e grazie

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