Avendo a disposizione un teleobiettivo vintage Tamron SP 35-210mm, ho deciso di lavorarci in modo tale da ottenere un nuovo telescopio che ho battezzato come "Ciarlottamron": alla parte posteriore dell'obiettivo ho applicato un tappo con vite a baionetta (normalmente presente per proteggere il teleobiettivo quando è staccato dal corpo macchina) nel quale ho praticato un foro tale da ospitare perfettamente oculari con barilotto da 31,8mm. Va a fuoco con tutti i miei oculari senza la necessità di aggiungere prolunghe o diagonali.
Caratteristica, naturalmente, è l'assenza del fuocheggiatore: la messa a fuoco elicoidale-manuale, la si regola ruotando l'estremita del teleobiettivo...
Un grande pregio dei teleobiettivi è la possibilità di variarne manualmente la focale allungandoli o accorciandoli: utilizzando un solo oculare, è possibile, quindi, ottenere una range variabile di ingrandimenti.
Molto utile, la possibilità di regolare, tramite apposita ghiera, l'apertura dell'obiettivo mediante il sistema di diaframmatura di cui sono dotati normalmene i teleobiettivi: così facendo, si regola la luminosità e si correggono eventuali aberrazioni cromatiche che infastidirebbero l'osservatore in presenza di luminosità eccessiva (questo soprattutto in osservazioni terrestri).
La lunghezza del telescopio così ottenuto, ad obiettivo retratto, è di soli 16cm per un peso di 1,2 Kg: praticamente entra nella tasca del giubotto!!! Un telescopietto da passeggio!!!
Caratteristica, naturalmente, è l'assenza del fuocheggiatore: la messa a fuoco elicoidale-manuale, la si regola ruotando l'estremita del teleobiettivo...
Un grande pregio dei teleobiettivi è la possibilità di variarne manualmente la focale allungandoli o accorciandoli: utilizzando un solo oculare, è possibile, quindi, ottenere una range variabile di ingrandimenti.
Molto utile, la possibilità di regolare, tramite apposita ghiera, l'apertura dell'obiettivo mediante il sistema di diaframmatura di cui sono dotati normalmene i teleobiettivi: così facendo, si regola la luminosità e si correggono eventuali aberrazioni cromatiche che infastidirebbero l'osservatore in presenza di luminosità eccessiva (questo soprattutto in osservazioni terrestri).
La lunghezza del telescopio così ottenuto, ad obiettivo retratto, è di soli 16cm per un peso di 1,2 Kg: praticamente entra nella tasca del giubotto!!! Un telescopietto da passeggio!!!
Inserendo un oculare da 25mm, con la focale a 210mm, ottengo 8,4x con un campo inquadrato di 6,2°: in questa configurazione, posso utilizzarlo come cercatore a visione capovolta; volendo, posso anche inserire un oculare da 10mm: in tal caso, otterrei un cercatorone 21x con un campo inquadrato di 2,5°: non male!
L'aspetto che più mi ha intrigato, però, è stato il fatto che il nanetto, funziona anche con la Barlow 2x, per cui, inserendola, raddoppierei la focale del teleobiettivo (e, quindi gli ingrandimenti ottenibili).
La Barlow 2x è inserita nel tappo posteriore del tele per 1,7cm e si regge benissimo. Voglio spendere una parola su questa barlow.
Ho fatto una prova in terrestre, a mano e senza montatura, spremendo al massimo il nano (massima estrazione del teleobiettivo - 210mm) e tenendo quanto più ferma l'immagine (assumendo posizioni scomodissime, ma efficaci):
La Barlow 2x è inserita nel tappo posteriore del tele per 1,7cm e si regge benissimo. Voglio spendere una parola su questa barlow.
Ho fatto una prova in terrestre, a mano e senza montatura, spremendo al massimo il nano (massima estrazione del teleobiettivo - 210mm) e tenendo quanto più ferma l'immagine (assumendo posizioni scomodissime, ma efficaci):
- con l'oculare Hyperion 5mm + Barlow 2x, si raggiungono 84x godibilissimi
- con Barlow 2x + Hyperion 5mm + fine tunings rings 14mm e 28mm si raggiungono 150x. L'immagine era un po' impastata ma ancora godibile e credo in linea con i 67mm di apertura: lavorando di diaframma, l'immagine si scuriva, ma i dettagli erano più contrastati.
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