lunedì 2 maggio 2011

Un nano nella mia strumentazione....il CIARLOTTAMRON 67/210mm f/3,1

Avendo a disposizione un teleobiettivo vintage Tamron  SP  35-210mm, ho deciso di lavorarci in modo tale da ottenere un nuovo telescopio che ho battezzato come "Ciarlottamron": alla parte posteriore dell'obiettivo ho applicato un tappo con vite a baionetta (normalmente presente per proteggere il teleobiettivo quando è staccato dal corpo macchina) nel quale ho praticato un foro tale da ospitare perfettamente oculari con barilotto da 31,8mm. Va a fuoco con tutti i miei oculari senza la necessità di aggiungere prolunghe o diagonali. 
Caratteristica, naturalmente, è l'assenza del fuocheggiatore: la messa a fuoco elicoidale-manuale, la si regola ruotando l'estremita del teleobiettivo... 
Un grande pregio dei teleobiettivi è la possibilità di variarne manualmente  la focale allungandoli o accorciandoli: utilizzando un solo oculare, è possibile, quindi, ottenere una range variabile di ingrandimenti.
Molto utile, la possibilità di regolare, tramite apposita ghiera, l'apertura dell'obiettivo mediante il sistema di diaframmatura di cui sono dotati normalmene i teleobiettivi: così facendo, si regola la luminosità e si correggono eventuali aberrazioni cromatiche che infastidirebbero l'osservatore in presenza di luminosità eccessiva (questo soprattutto in osservazioni terrestri). 


La lunghezza del telescopio così ottenuto, ad obiettivo retratto, è di soli 16cm per un peso di 1,2 Kg: praticamente entra nella tasca del giubotto!!! Un telescopietto da passeggio!!!
Inserendo un oculare da 25mm, con la focale a 210mm, ottengo 8,4x con un campo inquadrato di 6,2°: in questa configurazione, posso utilizzarlo come cercatore a visione capovolta; volendo, posso anche inserire un oculare da 10mm: in tal caso, otterrei un cercatorone 21x  con un campo inquadrato di 2,5°: non male!
L'aspetto che più mi ha intrigato, però, è stato il fatto che il nanetto, funziona anche con la Barlow 2x, per cui, inserendola, raddoppierei la focale del teleobiettivo (e, quindi gli ingrandimenti ottenibili).
La Barlow 2x è inserita nel tappo posteriore del tele per  1,7cm e si regge benissimo. Voglio spendere una parola su questa barlow.
Ho fatto una prova in terrestre, a mano e senza montatura, spremendo al massimo il nano (massima estrazione del teleobiettivo - 210mm) e tenendo quanto più ferma l'immagine (assumendo posizioni scomodissime, ma efficaci): 
  1. con l'oculare Hyperion 5mm + Barlow 2x, si raggiungono 84x godibilissimi
  2. con  Barlow 2x + Hyperion 5mm + fine tunings rings 14mm e 28mm  si raggiungono 150x. L'immagine era un po' impastata ma ancora godibile e credo in linea con i 67mm di apertura: lavorando di diaframma, l'immagine si scuriva, ma i dettagli erano più contrastati.



 Ciarlottamron 67/210  f/3,1 con oculare Super Plossl 25mm: un monocolo da passeggio


 Ciarlottamron 67/210  f/3,1 con Barlow TS acro 2x + Oculare Hyperion 5mmm (84x)
 Ciarlottamron 67/210  f/3,1 con Barlow TS acro 2x + fine tuning rings 14mm e 28mm + Oculare Hyperion 5mmm  (150x)


Dopo opportune modifiche di un cavalletto cinese in alluminio, sono riuscito a realizzare una ottima montatura altazimutale per il piccoletto. Il  teleobiettivo è stato fissato alla montatura tramite un anello costituito da una staffa dal prezzo di 1,30 euri.  Ora posso portarlo con me ovunque perchè entra in uno zainetto, inclusi oculari, barlow e montatura:





Dopo aver recuperato un diagonale prismatico vixen da 1,25" (l'osservazione senza diagonale a volte è fastidiosissima per via delle posizioni assurde che si è costretti ad assumere), ho condotto varie prove variando la disposizione del treno ottico, per capire quale configurazione potesse permettermi di raggiungere il fuoco:
  1. teleobiettivo + diagonale + oculare da 25mm: il fuoco è raggiunto solo per oggetti situati a distanze inferiori ai 20m dal punto di osservazione. Questa configurazione garantisce solo bassissimi ingrandimenti e non è sfruttabile per osservazioni astronomiche.
  2. teleobiettivo + diagonale + barlow 2x + oculare da 25mm: l'immagine non va a  fuoco.
  3. teleobiettivo + barlow 2x + diagonale + oculare (da 25mm, 10mm e 6,5mm): l'immagine va a fuoco.
Relativamente al punto 3, ci sono delle osservazioni da fare:
  1. Se la barlow 2x è inserita per 1,7 cm nel tappo a baionetta, con il teleobiettivo completamente estratto a 210mm di focale, il fuoco non si raggiunge : l'immagine è leggermente sfuocata. Accorciando di poco il teleobiettivo in modo da ridurre la sua focale fino a 135mm, l'immagine va a fuoco ma è logicamente un po' meno ingrandita.
  2. Se la Barlow 2x è inserita per 3cm nel tappo a baionetta,  l'immagine va perfettamente a fuoco nel range di focali compreso tra i 210mm e i 90mm. Più che sufficiente per variare il range di ingrandimenti ottenibili con un singolo oculare.
  3. Se si toglie il diagonale interposto tra oculare e barlow e l'oculare viene inserito direttamente nella barlow, gli ingrandimenti si riducono.

CONCLUSIONI
Il Ciarlottamron 67 è attualmente posto su di una montaturina altazimutale  con il seguente treno ottico:  teleobiettivo + barlow 2x (inserita per 3cm) + diagonale prismatico 1,25" + oculare  a scelta (25mm, 10mm, 6,5mm) di fascia bassa:


E' un telescopio che garantisce ottime osservazioni terrestri e soddisfacenti spazzolate nel rich field. Sulla Luna è piacevolissimo potendo raggiungere agevolmente gli 80-90x con l'oculare da 6,5mm. Utilizzando questi ingrandimenti, Giove è perfettamente visibile con le sue due bande. Con il filtro astrosolar dedicato, ho avuto modo di apprezzare, a 30x circa, il disco solare con le sue macchie. Considerando che la barlow 2x di TS è una barlow di media qualità, ritengo che l'impiego di qualsiasi altra barlow superiore ad essa possa garantire un minor degrado dell'immagine finale e quindi immagini migliori ai vari ingrandimenti.
Come cercatore, è preferibile utilizzarlo senza barlow e senza diagonale: minori ingrandimenti e campo molto ampio.
Detto questo, il fratello TS ED 70/420 è tutto un altro mondo in quanto a luminosità, correzione cromatica, contrasto e dettagli....Ma questo lo sapevo già: tuttavia, l'aver creato, a partire da pezzi in disuso e a spese irrisorie (una decina di euro), un telescopio perfettamente funzionante e ipertrasportabile, sebbene non di caratteristiche eccelse, mi ha ripagato in termini di soddisfazione!

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