venerdì 11 novembre 2011

Rifrattore InED 70/420mm carbon fiber

Questo rifrattore, acquistato da Telescope Service, in Germania, è lungo 31cm con paraluce retratto e 39 cm con paraluce estratto; ha un peso di 2,1 Kg senza accessori (diagonale, oculare e red dot). Queste caratteristiche lo rendono iper-trasportabile, grazie anche alla comodissima e elegante custodia morbida in dotazione.

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Come accessori l'ho munito di un diagonale a specchio TS da 2" (in vista di un futuro uso astrofotografico; se lo si usa in visuale solamente, va bene un diagonale da 1,25" ) e di un cercatore red dot TSRDAV .
L'intubazione è curata fino ad un certo punto: 
- il paraluce, anch'esso in fibra di carbonio, ha un'estrazione molto fluida e non tende a tornare indietro quando il tele è in posizione verticale.Tuttavia, il suo aspetto interno mi ha lasciato molto perplesso: è graffiato ed annerito alla meno peggio. 
- il tubo, invece,  è ben annerito internamente e presenta un solo diaframma: peraltro, questo diaframma è verniciato in maniera molto approssimativa, tanto che ho dovuto limare della vernice secca che protrudeva dalla lama del diaframma verso l'interno del tubo, quasi ad intercettare il fascio ottico. Il "tocco"cinese sui prodotti a basso costo è davvero evidente... 
- il fuocheggiatore da 2", con riduzione micrometrica 1:10 e scala graduata, è ruotabile a 360 gradi: si presenta molto robusto, senza giochi, con capacità di reggere pesi di 2-3 Kg.

L'ottica, ben collimata all'arrivo (dopo un viaggio di 1000 Km), è costituita da  doppietto da 70mm con elemento ED (Extra Low Dispersion) CDGM H-FK61: l'H-FK61 è un vetro analogo all'FPL-51 dell'Ohara, ma prodotto da un'altra azienda, la CDGM per l'appunto. La sua qualità è sicuramente inferiore a quella dei vetri FPL-53 in fluorite sintetica utilizzato dagli skywatcher  80 ED o su altri rifrattori, quali i tripletti, ma il suo lavoro lo fa perfettamente: ciò evidnzia come la costruzione e l'allineamento ottiche/focheggiatore siano molto curati. Lo star test evidenzia una figura di diffrazione differente in intra ed extra-focale (prossimamente pubblicherò le foto dello star test)

In astronomia, il principale campo di applicazione di questo rifrattore è  rappresentato  dalla osservazione di ampi campi stellari: in tal senso, offre delle immagini nitide e contrastate (le stelle sono assimilabili capocchiette di spillo). In questa applicazione, il cromatismo è impercettibile.

Nell'osservazione lunare (nonostante l'impercettibile cromatismo lungo il bordo, sotto forma di un sottilissimo alone blu-viola, e che, comunque è assolutamente niente rispetto a quello che si apprezza in rifrattori acromatici corti), è favoloso: mi sono spinto fino a 160X e l'immagine era ancora molto netta.  Altrettanto dicasi per l'osservazione solare con filtro astrosolar: macchie e granulazione sono visibili con un ottimo contrasto. ..Sui pianeti, è in grado di lavorare bene fino a 160x consentendo di apprezzare molto bene giganti come Giove e Saturno (in questo caso non si avverte il cromatismo): spingendo oltre con gli ingrandimenti, l'immagine si scurisce  e s'impasta (tuttavia, sono solo 70 mm di apertura e non si può pretendere di più).

Altro terreno di applicazione di questo strumento è l'astrofotografia a campi larghi: io non ancora ho provato ad utilizzarlo seriamente in tal senso, ma ho visto lavori eccellenti realizzati con questa ottica. Nel mio piccolo, al fine di mostrare, sebbene grossolanamente, la resa di questo telescopio, ho scattato questa foto della Polare sotto un cielo particolarmente inquinato: 15 secondi di posa a Iso 800 senza inseguimento e senza spianatore dedicato: 

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In astrofotografia a campi larghi, il cromatismo è appena accennato sulle stelle più luminose, ma è visibile solo croppando l'immagine... Come rifrattori corti, anche questo soffre di curvatura di campo: purtroppo, è una conseguenza dello schema costruttivo e bisogna accettarlo: se si guarda la foto che ho postato in alto, la si può apprezzare quantitativamente... Per ovviare a questo inconveniente, è necessario acquistare lo spianatore dedicato (specialmente per uso astrofotografico) che, però, ha un costo di circa 200 euri...

Il rifrattore in questione, inoltre, è un ottimo spotting scope per osservazioni e fotografie naturalistiche: offre immagini molto luminose e contrastate, con aberrazione cromatica davvero molto contenuta ma in linea con la sua natura ED. Quella che segue è un'immagine scattata su un bersaglio situato a 1,5Km, utilizzando la canon eos 550d e il rifrattorino (anche in questo caso, è possibile apprezzare ai bordi la curvatura di campo che rende impossibile la messa a fuoco precisa su tutto il campo inquadrato); l'immagine che segue è stata scattata (al tramonto), senza alcuna elaborazione: 

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5. Crop dell'immagine precedente: ho isolato la zona priva di curvatura

Le altre due foto che seguono sono state realizzate con il metodo afocale, in giorni e orari diversi, e, quindi, in condizioni di seeing molto diverse (ma, in entrambi i casi, buono); si noterà la minore nitidezza relativa alla interposizione di un numero maggiore di lenti (quelle dell'oculare e quelle della fotocamera digitale compatta):inoltre, il fattore d'ingrandimento non è quello reale prodotto dagli oculari utilizzati, in quanto ho leggermente zoomato l'immagine  quando ho scattato.  La prima è stata realizzata con un oculare da TS-WA 17mm, la seconda con un oculare Hyperion da 13mm:

6. TSWA 17mm: l'oculare introduce una lieve aberrazione cromatica, visibile lungo il bordo del torrione e lungo la chioma dell'albero che invece è assente nelle fig.5 (che è stata eseguita al  fuoco diretto)
7. Hyperion 13mm: non introduce aberrazione cromatica

Nota: la vignettatura che si apprezza nelle foto da me pubblicate è frutto dell'impiego di un naso da 1,25": utilizzando un naso da 2", la vignettatura dovrebbe ridursi.

Concludendo, posso dire che se tornassi indietro, acquisterei questa ottica ad occhi chiusi: è veramente un piccolo tuttofare e, difficilmente, se ne trovano a questi prezzi (300 euri), è ipertrasportabile, leggero, ben costruito e versatilissimo in ogni campo di applicazione. Il cromatismo è assolutamente trascurabile: ripeto, l'ottica non è un Ohara FPL-53, ma le immagini che restituisce sono davvero molto belle.  Io, personalmente,  ritengo che questo 70/420mm sia un eccellente compromesso tra prezzo e prestazioni.
Se poi, si cerca uno strumento con obiettivo apocromatico e più luminoso, allora occorre prendere altre direzioni e avere un portafogli più che adeguato alla spesa che ci si appresta ad affrontare...

NOTA DOLENTE!
L'unico difetto che ho riscontrato in questo rifrattore è la scarsa qualità del carbonio e della conseguente intubazione.
Quando ho eseguito le prime foto solari, sul tubo si sono sviluppate delle macchie bianche: queste erano la conseguenza della dilatazione di microbolle d'aria intrappolate, durante la lavorazione del carbonio, nello strato di resina che viene steso sulla fibra di carbonio. Il tubo è stato sostituito completamente a spese di TS: tuttavia, a detta di TS, tutto lo stock di quei rifrattori presentava microbolle e non mi ha garantito che, sul mio nuovo esemplare, il problema possa ripresentarsi. Morale: il telescopio difficilmente lo esporrò di nuovo al Sole.


8.


Pertanto, dopo la mia esprienza vi dico che se dovete acquistare questo 70ino, prendetelo con il tubo di alluminio: il carbonio è fatto per rendere gli strumenti più leggeri, ma su rifrattori così piccoli, la differenza di peso è davvero irrisoria. Io l'ho presi perchè all'epoca lo pagai veramente poco e quelli in alluminio costavano di più... Oggi, invece, quelli in carbonio costano  più di quelli di alluminio... e visti i problemi che possono dare è meglio starne alla larga.

DIFETTI
  • Intubazione in carbonio curata alla meno peggio: sono presenti anche piccole colature di resina trasparente
  • Tappo paraluce rigato all'interno (credo sia un difetto di produzione in quanto anche dopo che TS mi ha cambiato tutta l'intubazione il nuovo paraluce pure era rigato dentro)
  • scarsa cura nella verniciatura del diaframma interno
  • Rischio di formazione di microbolle dopo esposizione al sole
  • Lieve aberrazione cromatica
  • Campo molto curvo ( ma spianabile)

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